Fattoria Didattica

Con le scuole locali organizziamo anche un percorso didattico presso la nostra struttura per insegnare attraverso il divertimento il mondo agricolo e i cicli di produzione.
Abbiamo una mucca di razza chianina, un cavallo, tanti animali da cortile e 4 cani.
La fattoria didattica propone percorsi adatti all’età dei bambini, dalla scuole dell’infanzia alla scuola elementare. Eccone di seguito alcuni esempi.
Aula Didattica con veranda che permette di stare al coperto, al caldo ma contemporaneamente vivere il verde del luogo.
Attività didattiche possibili in tutti i mesi dell’anno.
Disponibilità di schermo per la proiezione di filmati in aula (su richiesta).
Obiettivi formativi
Alla fine di questo percorso, gli allievi saranno in grado di riconoscere gli animali presenti in azienda e il ruolo che hanno nella fattoria. Lo scopo sarà anche quello di far superare ai bambini le paure nei confronti del mondo animale. Inoltre capiranno l’importanza della carne nell’alimentazione, e la preferenza per prodotti freschi e cucinati in loco.
ore 11.00 -Merenda con prodotti tipici: pane e olio, pane e marmellata.
ore 11.15 -Laboratorio “Sporchiamoci le mani”: come piccoli macellai creiamo degli hamburger da mangiare a casa.
ore 12.00 -Partenza
Può essere effettuato nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata. Il periodo ottimale per la visita va da settembre a novembre e da marzo a giugno.
Lo spaventapasseri, un amico particolare
Obiettivi formativi
Alla fine di questo percorso, gli allievi saranno in grado di riconoscere gli animali presenti in azienda e il ruolo che hanno nella fattoria. Lo scopo sarà anche quello di far superare ai bambini le paure nei confronti del mondo animale.
Inoltre conoscendo questo strano personaggio (lo spaventapasseri), una figura antica che ha caratterizzato il mondo contadino, anche se non bello esteticamente, un po’ ridicolo, fondamentale per la protezione dell’orto, quindi si capirà il ruolo di ognuno all’interno di un gruppo.
L’ attività stimolerà la fantasia dei bambini , darà spazio alla loro creatività e ne svilupperà la manualità.
ore 11.00 -Merenda con prodotti tipici: pane e olio, pane e marmellata
ore 11.15 -Laboratorio “Lo spaventapasseri”: costruiamolo insieme.
ore 12.00 -Partenza
Può essere effettuato nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata. Il periodo ottimale per la visita è da settembre a giugno.
I carbonai, un mestiere antico
Obiettivi formativi
Alla fine del progetto gli alunni conosceranno il modo di vivere e il lavoro antico degli abitanti del paese, l’importanza del lavoro manuale e della custodia delle tradizioni.
La lavorazione del legname dei boschi ha rappresentato per secoli, e praticamente fino alla metà del secolo scorso, la fonte di maggior sostentamento per gli abitanti di Tobbiana che erano in gran parte boscaioli e carbonai. Ma il massiccio sfruttamento dei loro boschi dislocati nella valle dell’Agna, usati per produrre legna da ardere e soprattutto carbone per uso domestico e per alimentare le numerose ferriere esistenti nel territorio pistoiese, determinò un loro progressivo impoverimento, tanto che ben presto non furono più in grado di garantire la sopravvivenza della popolazione di un paese in continua crescita. Per questo i boscaioli e i carbonai, per integrare le scarse rendite del loro territorio, furono costretti a cercare lavoro altrove con un’emigrazione, di solito stagionale ma che talvolta diventava anche definitiva, verso la Sardegna, la Corsica, la Calabria, ma soprattutto verso la Maremma. Partivano verso la metà del mese di ottobre, dopo la festa della Madonna del Rosario, si riunivano in “compagnie” composte da quattro o più persone e la “stagione” durava circa sette mesi. Dormivano nel bosco in capanne che loro stessi costruivano con pali coperti da frasche e da zolle. Si nutrivano quasi esclusivamente di polenta, scarsamente condita con formaggio, aringhe e salacche. Lavoravano dall’alba al tramonto: “da stella a stella” dicevano, e quando le carbonaie erano a fuoco anche di notte perché dovevano essere “assistite” e “rabboccate” in ogni momento e con ogni tempo. Un lavoro duro pieno di difficoltà e privazioni e che richiedeva molta esperienza perché le carbonaie dovevano “cocere a foo morto” e se, per qualsiasi ragione bruciavano male o a fiamma scoperta, in poco tempo andava in fumo la fatica di giorni e giorni. Un lavoro che però rappresentava l’unica possibilità di sopravvivenza per molte famiglie e che era frutto di una sapienza antica che con il tempo era diventata una vera e propria arte nella quale i carbonai di Tobbiana erano considerati dei veri e propri maestri.
Osserviamo all’esterno la carbonaia presente nel prato dell’azienda.
ore 11.00 -Merenda con prodotti tipici: pane e olio, pane e marmellata
ore 11.15Laboratorio “Il Carbone”, disegni con carbone e colori naturali.
ore 12.00Partenza
Le attività verranno coordinate e concordate con gli insegnanti.
Può essere effettuato nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata. Il periodo ottimale per la visita è da settembre a giugno.
La canicciaia e la farina niccia
Obiettivi formativi
Alla fine del progetto gli alunni conosceranno il modo di vivere e il lavoro antico degli abitanti del paese, l’importanza della testimonianza, dei lavori manuali e i cibi tipici del tempo.
Presenza costante nel nostro territorio boschivo, fonte di sopravvivenza per molte famiglie del luogo, per le quali ruotava molto intorno alla castagna e alla sua lavorazione.
Nelle canicciaie, si seccavano le castagne per produrre la farina dolce, la farina “niccia” si diceva, che per secoli ha rappresentato l’elemento base nell’alimentazione della popolazione di gran parte dell’Appennino.
Se il tempo lo permette passeggiata alla scoperta della canicciaia, che dista 500 metri dall’azienda,
ore 11.00 -Merenda con prodotti tipici: pane e olio, pane e marmellata
ore 11.15 -Laboratorio “Impastiamo con la farina niccia: biscotti e varie”.
ore 12.00 -Partenza
Può essere effettuato nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata. Il periodo ottimale per la visita va da settembre a dicembre.
Le erbe aromatiche
Obiettivi formativi
Il progetto vuole coinvolgere i bambini nel comprendere il ruolo che le erbe hanno sempre avuto nella vita dell’uomo da un punto di vista alimentare e medicinale. Vuole inoltre far conoscere ai ragazzi le consuetudini legate all’uso delle erbe nella tradizione popolare e non solo. Comprendere il ruolo delle piante officinali come base della medicina dei nostri antenati e nella moderna farmacia e quello delle erbe aromatiche nella cucina di tutti i giorni. Illustrare, prendendo in esame alcune varietà di erbe, le proprietà contenute in esse. Far apprezzare l’uso delle suddette piante, talvolta inaspettato, nella nostra quotidianità e nella cultura contadina. Un percorso sensoriale che permetterà ai bambini di godere dei profumi, dei colori e dei sapori delle erbe.
ore 11.00 -Merenda con prodotti tipici: pane e olio, pane e marmellata
ore 11.15 -Realizzazione dei cartelloni tematici sui vari tipi di piante da portare a scuola; Schede operative riguardanti gli argomenti affrontati durante il percorso delle erbe.
ore 12.00 -Partenza
Può essere effettuato nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata. Il periodo ottimale per la visita va da marzo a giugno (primavera, inizio estate).
L’olio e la raccolta delle olive
Obiettivi formativi
Il progetto vuole coinvolgere i bambini nel comprendere il ruolo che gli oliveti e l’olio hanno sempre avuto nella vita dell’uomo da un punto di vista alimentare. Vuole inoltre mostrare quale sia il lavoro dell’agricoltore per ottenere questi due prodotti.
Il laboratorio didattico prevede la visita all’oliveto, e lezioni teoriche sul percorso che dalle olive porta all’olio.
Nel mese di ottobre sarà possibile effettuare la raccolta delle olive.
Partendo dall’osservazione di un albero di olivo far conoscere le fasi del ciclo dell’olio dalla coltivazione al prodotto finito, compresi alcuni strumenti ed i processi di trasformazione. Descrivere le qualità sensoriali dell’oliva e dell’olio (colori, profumi, consistenza)
ore 11.00 -Troviamo “nonno olivo”, l’albero più vecchio della fattoria; Si parte per la raccolta delle olive. Al ritorno bruschette come merenda.
ore 12.00 -Partenza
Può essere effettuato nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata. Il periodo ottimale per la visita è il mese di ottobre.
C’era una volta un chicco di grano
Obiettivi formativi
Il progetto vuole far conoscere il processo per la produzione di un alimento fondamentale per le nostre tavole: il pane.
Partendo dalla nascita del chicco di grano, capiremo la crescita, il passaggio della mietitura fino a che il grano non diventerà farina.
Ore 11.15 -Assaggio dei nostri panini.
ore 12.00 -Partenza
Può essere effettuato nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata. Il periodo ottimale è da settembre a giugno.
Minimo 15 bambini. Un insegnante GRATIS ogni 10 bambini.
Materne: 5 Euro
Elementari: 5 Euro
Medie: 5 Euro
Pranzo facoltativo
Euro 6: un primo, salumi vari, pane “fatto in casa”, acqua;
Euro 10: un primo, un secondo con contorno, acqua, pane “fatto in casa” e dolce .